25 i Consiglieri presenti nell’odierna seduta di Consiglio comunale del 2 agosto 2023, e 25 sono stati i voti favorevoli sulla proposta di deliberazione relativa all’acquisizione di due immobili da destinare al secondo Palazzo di Giustizia, rispettivamente le ex sedi del Banco di Roma e della Cassa Centrale di Risparmio. “Ringrazio per il grande senso di responsabilità i venticinque consiglieri comunali nell’avere votato favorevolmente”, le prime parole del sindaco Federico Basile. “Dopo la notizia dell’approvazione del Piano di Riequilibrio, oggi un’altra data storica per il Comune di Messina – prosegue Basile – che a distanza di 38 anni mette la parola fine ad una telenovela frutto della mancanza di visione amministrativa della città. Era il 1985 quando è iniziato l’iter per la costruzione del secondo palagiustizia. La cronostoria ricorda poi, che nel 1988 in Giunta venne approvato il progetto per la sua realizzazione per giungere poi nel 1995 all’erogazione del primo mutuo da parte di Cassa Depositi e Prestiti. Da questa data in poi tante idee e tanto vuoto amministrativo. La storia recente invece – evidenzia il Primo Cittadino – è datata anno 2021, quando l’allora sindaco Cateno De Luca predispone un avviso pubblico per reperire immobili da destinare al secondo palagiustizia; poi nell’ottobre sempre 2021 il primo sopralluogo con i vertici del Tribunale di Messina; e infine oggi, 2 agosto 2023 arriva la delibera di autorizzazione all’acquisto. È questa la Messina che guarda avanti pensando al suo futuro”, conclude il sindaco Basile.
Con l’ok del Consiglio comunale all’acquisto di due storici immobili, finalmente la Città potrà risolvere la lunga vicenda del secondo Palazzo di Giustizia. Si tratta di due sedi, site in via Garibaldi, che logisticamente essendo più vicine a Palazzo Piacentini, sede del Tribunale, saranno più adeguate anche dal punto di vista strutturale alla agognata realizzazione da ben 35 anni del secondo Palagiustizia.